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L'uomo senza cappello e la donna con le scarpe grigie

 

Paragrafo 7.1

 

- Ma tu l'hai risentito dopo lo scherzo?

- No. Per un po' non volevo dirgli nulla, non era ancora il momento di svelare il bel tiro che gli avevamo giocato, poi ho cercato di chiamarlo in ufficio mercoledì, ma non rispondeva al telefono, allora l'ho chiamato a casa, pensando che fosse malato, ma non rispondeva neanche lì. Giovedì l'ho chiamato sul cellulare, ma era spento, allora gli ho inviato un SMS, ma non mi ha ancora risposto. Magari è in trasferta per lavoro, e non è raggiungibile.

- Sai che anch'io non sono ancora riuscita a mettermi in contatto con lei? Questo è strano, che non ci sentiamo per una settimana intera è strano, e in genere se è malata o se è via me lo dice. Non vorrei che avessero capito dello scherzo e fossero arrabbiati con noi.

- Arrabbiati con noi? Ma cosa dici! E poi, perché? Mica abbiamo fatto nulla, abbiamo solo inventato qualcosa.

- Sì, ma lo sai come sono loro. Sospettano l'uno dell'altro, sai quante volte ho sentito le sue lamentele e le storie che si era inventata sulla vita dei fidanzati? Già con Renato era così, e ora di nuovo.

- Lo so, lo so, ma il bello dello scherzo è proprio questo Se anche lui non fosse stato geloso che gusto c'era di farlo? E se fossero persone che si parlano, che si spiegano, che scherzo sarebbe stato? In tre minuti avrebbero scoperto tutto e non ci sarebbe stato da ridere. Invece, devo dire, sta riuscendo meglio del previsto.

- Sei proprio sicuro che lo scherzo stia riuscendo bene?

- Ma certo! Secondo me non l'hanno scoperto, e quindi è riuscito. Ti ricordi che ti ho raccontato di avere fatto credere a Mario che mi era morto Ben? Quasi si era messo a piangere, e che poi non ho portato il cane alle gite per due mesi, lo lasciavo a casa, perché lo scherzo riuscisse bene? Perché uno scherzo deve durare a lungo, i dilettanti fanno uno scherzo e subito lo confessano, io no. Devi ancora imparare tante cose da me su come fare gli scherzi come si deve.

- Ma con Mario come è finita poi?

- Bah, è strano quel ragazzo, lo sai. Ha detto di non essersi divertito, che era uno scherzo stupido. In realtà gli ha dato solo fastidio di esserci cascato come un bambino. Da allora cerca di evitarmi, ma questo è un problema suo, non mio.

- Mi piaci, tesoro, per come conosci la vita, per come sai gestire le cose. Ho davvero tanto da imparare da te.

- L'hai detto, donna. L'hai detto.

 

Capitolo 7.

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Carlocinato.com è a cura di Carlo Cinato.