- Dottore, come sta mio figlio? È tutto a posto?
- Ora bene, sta dormendo, è debole perché ha perso molto sangue ma va tutto bene. Abbiamo dovuto mettergli otto punti, tra un giorno starà meglio e si potrà alzare dal letto.
- Grazie dottore, grazie.
- Signora, si sieda vicino a me. Mi potrebbe spiegare che cosa è successo?
- È successo che Alberto era in camera, va spesso in camera a leggere dopo cena, noi guardavamo la tele e abbiamo sentito un rumore, come un tonfo, sono corsa e l'ho visto contorcersi a terra con le mani tra le gambe e sporco di sangue nel ventre. Sulla scrivania c'era aveva un coltello da cucina e vicino, su un fazzoletto e nel sangue, un pezzetto di pelle. Non mi ci faccia pensare, mi sono presa uno spavento, credevo che si fosse tagliato le vene.
- Quindi, diciamo, si è circonciso, da solo e con un coltello da cucina.
- Sì, dottore, questo figlio ci dà dei problemi, ha l'idea di essere ebreo, non sappiamo più cosa fare, è proprio una mania la sua. Lei, dottore, conosce qualcuno dove potremmo andare a farlo visitare?